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Agent Trietakow podczas posiłku zadławił się i UMA

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Agent Trietakow podczas spożycia posiłku zadławił się .... i UMARŁ , a potem miał zawał i tak jeszcze trzy razy....

TAk działa radzieckie specGRU i inne MCZS, KGB etc

Nic dziwnego dużo wiesz - krótko żyjesz....

 

espresso.repubblica.it/dettaglio/strage-polacca-i-documenti/2176165

espresso.repubblica.it/dettaglio/strage-polacca-lombra-di-putin/2176169

www.fakt.pl/Zginal-bo-znal-prawde-o-Smolensku-,artykuly,153152,1.html

Zginął, bo znał prawdę o Smoleńsku?

 

02.04.2012, 11:58
 
Siergiej Tretiakow, oficer rosyjskiego wywiadu

Włoski tygodnik "L'Espresso" nie ma wątpliwości. Tajemnicza śmierć oficera rosyjskiego wywiadu Siergieja Tretiakowa, miała związek z katastrofą smoleńską

       

Były pułkownik rosyjskiej Służby Wywiadu Zagranicznego, Siergiej Tretiakow, zmarł nagle 13 czerwca 2010 r. w wieku 53 lat. Według pierwszej wersji podanej przez jego żonę zadławił się podczas posiłku. Teraz twierdzi się, że zmarł na atak serca - donosi "L'Espresso".

Siergiej Tretiakow, który zdradził Rosję kilka lat temu i przeszedł na stronę USA, w rozmowie z amerykańskimi agentami CIA twierdził, że Rosjanie maczali swoje ręce w katastrofie smoleńskiej.

Uważał, że Rosjanie celowo utrudniali lądowanie polskiego samolotu w Smoleńsku, aby pokrzyżować plany uroczystości w Katyniu.

Tretiakow twierdził też, że Rosjanie stoją za udanym zamachem na byłego prezydenta Pakistanu, który zginął w katastrofie lotniczej, i mają gotowe scenariusze zabójstw innych zachodnich przywódców, które mogą być zrealizowane, jeżeli zechce tego Putin.


Ze swoimi opiniami w ogóle się nie krył. Rosjanie o tym wiedzieli. Bardzo im się to nie podobało.

Dodatkowo ujawnił m.in., że w Polsce działa wysoko postawiony agent rosyjskiego wywiadu o pseudonimie "Profesor”, który pracował dla Rosjan po 1989 r. i przekazywał im cenne informacje - uważa tygodnik "L'Espresso".

[CAPITAL, "L'Espresso", Gazeta Polska ]
 
 

 

espresso.repubblica.it/dettaglio/strage-polacca-lombra-di-putin/2176169//0                                                                                                Strage polacca, l'ombra di Putin

di Stefania Maurizi

Aprile 2010: cade in Russia l'aereo con a bordo il premier di Varsavia e diversi suoi uomini. Pochi giorni dopo un ex agente di Mosca passato con gli Usa rivela che è stato il Cremlino. Giugno 2010: l'agente segreto muore in circostanze misteriose e l'Fbi secreta i dettagli del suo decesso. L'incredibile storia rivelata dagli ultimi file di WikiLeaks

(08 marzo 2012)


E' stato uno degli agenti segreti più famosi di tutti i tempi. E' morto due anni fa ad appena 53 anni. Si chiamava Sergei Tretyakov e quando era ancora in vita ha ispirato un celebre libro del giornalista della 'Washington Post', Pete Earley, intitolato "Il Compagno J". Ufficialmente era un diplomatico: in realtà però, è stato a lungo un colonnello dell'Svr, il servizio segreto russo per l'estero, che ha rimpiazzato il Kgb dopo la caduta dell'Unione Sovietica.

Sotto la copertura diplomatica, Tretyakov aveva fatto carriera fino ad arrivare a tenere in pugno tutte le operazioni dell'Intelligence russa a New York dal 1995 al 2000. Poi, però, nel 2000 aveva defezionato, assestando un colpo micidiale ai servizi di Mosca, «probabilmente il più grave fallimento in tutta la loro storia» secondo il 'New York Times', visto che Tretyakov è stato l'ufficiale dei servizi russi di più alto grado ad essere mai passato al nemico.

Dopo la pubblicazione del libro su di lui, Tretyakov era uscito allo scoperto, rimanendo però sempre sotto l'ala protettiva dell'Fbi. Le circostanze in cui è scomparso all'improvviso, a soli 53 anni, hanno lasciato interdetti molti osservatori: è davvero morto per un semplice arresto cardiaco, come ha dichiarato ufficialmente la moglie?

Nel database di 5 milioni e 300 mila email dell'agenzia di Intteligence privata Stratfor, che WikiLeaks pubblica sul proprio sito insieme a un team di giornali internazionali, tra cui 'l'Espresso' e 'la Repubblica', ci sono una serie di documenti che portano alla luce i retroscena della morte di Tretyakov. Che potrebbe essere collegata all'incidente aereo in cui nell'aprile del 2010 è morto il presidente polacco Lech Kaczynski, la moglie e altri novantaquattro passeggeri: tutti membri di una delegazione di alto livello che includeva figure politiche, militari e intellettuali di primo piano nella Polonia dei Kaczynski. Dal presidente della banca centrale al capo della sicurezza nazionale, fino al viceministro della Difesa. L'incidente sterminò praticamente la leadership polacca in un colpo solo.

Kaczynski era diretto con il suo seguito di oltre 90 accompagnatori a Katyn, in Russia, per partecipare alla commemorazione di un famigerato massacro, avvenuto durante la Seconda guerra mondiale ad opera delle forze di Stalin, che annientarono 20 mila polacchi. Il presidente e la sua delegazione, però, non arrivarono mai a destinazione: l'aereo si schiantò a terra, mentre cercava di atterrare all'aeroporto di Smolensk, in territorio russo, vicino a Katyn.

Un tragico incidente, concordarono quasi tutti. Una fitta nebbia funestava l'aeroporto di Smolensk quel giorno, ma il pilota aveva voluto atterrare per forza. C'è, però, anche chi ha guardato verso altre nebbie: quelle dello scontro fra Stati. Tra Kaczynski e la Russia di Putin. Non erano un mistero i rapporti pessimi tra i due. Bene: «I russi hanno negato di proposito il permesso di atterrare, sapendo che il presidente polacco avrebbe costretto il pilota ad atterrare comunque - sulla base di una loro analisi del suo modus operandi - oppure che l'aereo sarebbe tornato indietro, senza atterrare nel luogo prestabilito», scrive un boss di Stratfor dodici giorni dopo la strage, attribuendo questa rivelazione proprio al compagno J.: «Lui sostiene che si è trattato di un atto deliberato. Sono parole sue, non mie», sottolinea, aggiungendo che secondo la fonte «i russi hanno piani simili (scenari) per altri leader stranieri, che possono essere fatti fuori, se Putin e l'Fsb lo desiderano». L'Fsb è il servizio segreto russo per gli interni.

Va aggiunto che dentro Stratfor non tutti sembrano convinti della ricostruzione del disastro aereo fatte dal compagno J. «Eccome no, Putin ha anche fatto scendere la nebbia perché tutto funzionasse», risponde tra lo scettico e il canzonatorio un analista di Stratfor, mentre un collega cerca di interpretare la lettura dei fatti del compagno J: «Quella è una teoria che mi ha suggerito anche uno dei miei contatti. L'intenzione non era quella di uccidere Kaczynski, ma semplicemente di rendergli la vita difficile, costringendolo ad atterrare a Minsk e quindi a perdere la commemorazione di Katyn, prevista appena un'ora dopo l'arrivo. E invece i piloti hanno cercato di atterrare comunque e si sono schiantati a terra».
 
Sta di fatto che il compagno J, invece, aveva accusato direttamente Putin. E viveva in America sotto il programma di protezione del governo federale degli Stati Uniti per tutelare collaboratori e testimoni a rischio. «Per impedire che i russi lo ammazzino», scrive ancora Stratfor.

La strage del governo polacco avviene il 10 aprile 2010. La morte di Tretyakov poco più di due mesi dopo: il 13 giugno. Per quali cause?

Nei documenti di WikiLeaks c'è innanzitutto il file audio della telefonata della moglie al pronto soccorso, immediatamente dopo il malore che porterà alla morte lo 007. E' un documento scioccante. Cercando di dominarsi e di tenere a bada le emozioni, la signora dice all'operatrice: «Mio marito è a terra e non respira».

Ma nei file c'è anche una mail inviata da un boss di un boss di Stratfor alla 'lista sicura' della sua agenzia di Intelligence quella che raccoglie le informazioni più delicate e, spesso destinate a rimanere confinate all'interno dell'agenzia. Questa mail riporta una confidenza ricevuta da una sua fonte nell'Fbi, raccomandando di proteggere l'origine della rivelazione: «Io ho preso tempo, l'ultima volta che abbiamo discusso», dice la gola profonda: «Conoscevo le cause della morte, (di Tretyakov, ndr) avendo parlato con Helen (la moglie, ndr). Per qualche motivo, lei non ha voluto diffondere questo fatto e ha preferito la versione dell'attacco cardiaco». E poi, in un'altra mail del maggio scorso scritto sempre dallo stesso boss di Stratfor: «I dettagli che circondano la sua morte e le sue rivelazioni a un giornalista investigativo sono state classificate 'segrete' per i prossimi 25 anni».

Perché secretare le cause del decesso, su questo fosse avvenuto per cause del tutto naturali?

All'epoca della scomparsa di Tretyakov, molti giornali avevano notato la coincidenza temporale: lo 007 russo è morto due settimane prima che negli Usa venisse smascherata una rete di spie, di cui faceva parte la celebre Anna Chapman, l'agente dai capelli rossi fuoco che usava la più dolce delle trappole: il sesso.
 
 
 
  espresso.repubblica.it/dettaglio/strage-polacca-i-documenti/2176165                                            Stratfor

Strage polacca, i documenti

di Stefania Maurizi

E' una delle spie più famose di tutti i tempi. Si chiamava Sergei Tretyakov e ha ispirato un celebre libro del giornalista del Washington Post, Pete Earley, "Il Compagno J". E' stato l'ufficiale dei servizi russi di più alto grado ad essere mai passato al nemico ed è morto nel 2010 ad appena 53 anni in circostanze non esattamente chiare. In una mail nella lista sicura di Stratfor, una fonte dell'Fbi racconta cosa c'è dietro la sua morte

(08 marzo 2012)






Nonostante una fonte dell'Fbi abbia spiegato al boss di Stratfor che dietro la morte del compagno J non c'è niente di misterioso, se non il vizio tipicamente russo dell'alcool all'origine di un decesso per soffocamento, un'email del maggio 2011 rivela che "le circostanze che circondano la sua morte e le rivelazioni che il compagno J ha fatto a un giornalista investigativo sono state classificate come segrete per i prossimi 25 anni". E per fortuna che non c'era niente di misterioso...



Secondo il compagno J, la Russia di Putin avrebbe responsabilità precise nel disastro aereo che nell'aprile 2010 è costato la vita al presidente polacco Lech Kaczynski, alla moglie e una delegazione di altissimo profilo fatta di figure politiche, militari e intellettuali di primo piano nella Polonia dei Kaczynski. Il compagno J racconta anche al boss di Stratfor che i russi hanno piani analoghi per altri leader stranieri, che possono essere fatti fuori, se Putin e l'Fsb lo desiderano". L'Fsb è il servizio segreto russo per gli interni.

 

Re: Comrade J on Polish Plane Crash

Date

2010-04-23 03:11:33

From

XXXXX@stratfor.com

XXXXX@stratfor.com
XXXXX@stratfor.com
secure@stratfor.com

To

MessageId: <1226377765-1271985093-XXXXX-@bda055.XXXXX>
InReplyTo: 3EEFA284-AFD3-4989-9D9C-XXXXX@stratfor.com

Others

Text

I don't know how he knows, but WITSEC had him in DC to meet with foreign intelligence officers during
the nuclear summit.

----------------------------------------------------------------------

From: XXXXX
Date: Thu, 22 Apr 2010 20:50:03 -0400

To: XXXXX@stratfor.com

Cc: XXXXX; Secure List

Subject: Re: Comrade J on Polish Plane Crash

Comrade J still has the ability to communicate with ppl who would know something like that..?

Sent from my iPhone
On Apr 22, 2010, at 8:16 PM, XXXXX wrote:

Interesting

----------------------------------------------------------------------

From: XXXXX
Date: Thu, 22 Apr 2010 16:55:53 -0600
To: XXXXX
Cc: 'Secure List'

Subject: Re: Comrade J on Polish Plane Crash

This was actually one of the theories that one of my contacts also gave me. But the intention was not to
kill Kacynzki, just make his life difficult by forcing him to land in Minsk and therefore miss the Katyn
Massacre ceremonies set to begin in an hour from landing. But instead, the pilots tried to land anyways
and crashed the flight.

XXXXX wrote:

The Russians purposefully denied the aircraft the ability to land knowing that the Polish President would
either force the pilot to land based upon their own leadership analysis collection of the President's
m.o.; or the plane would return and not land at the location.

He claims purposeful act. His words not mine.

Reportedly, the Russians have similar plans (scenarios) for other foreign leaders that can be pulled off the
shelf if desired by Putin/FSB.

Follow up questions welcomed.

--

XXXXX

STRATFOR
XXXXX- XXXXX
XXXXX, XXXXX
Austin, TX 78701 - U.S.A
TEL: + 1-XXXXX
FAX: + 1-XXXXX
XXXXX@stratfor.com
www.stratfor.com

 

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